mercoledì 2 maggio 2012

L' Allen Institute for Brain Science si espande

Pochi giorni fa Paul Allen, cofondatore della Microsoft e filantropo, ha donato ben 300 milioni di dollari all'"Allen Institute for Brain Science" da lui stesso fondato nel 2003 con uno stanziamento iniziale di 100 milioni di dollari. Con questa ulteriore donazione Allen ha permesso all'istituto di ricerca di varare un vasto e ambizioso piano decennale volto ad affrontare le più fondamentali e complesse questioni della ricerca neuroscientifica. Il programma di ricerca sarà strutturato attorno a tre domande centrali che spesso abbiamo toccato in passati post:

  • In che modo il cervello elabora, codifica ed immagazzina l'informazione?
  • Qual’è l'unità funzionale fondamentale del cervello e quali sono i suoi costituenti cellulari elementari?
  • In che modo le cellule si sviluppano per formare i circuiti cerebrali che sono alla base del comportamento e delle disfunzioni cerebrali?

Il professor Susumu Tonegawa, premio nobel per la medicina e la fisiologia nell'87, ora direttore del "RIKEN-MIT Center for Neural Circuit Genetics", ha dichiarato: "La strategia innovativa dell'Allen Institute, che consiste nell'unire alla ricerca stile "big science" (cioè con progetti di ricerca intensivi e di vasta portata che richiedono un infrastruttura di tipo industriale, solitamente dai costi elevati) un approccio di "open science" (cioè di condivisione gratuita dei risultati con tutta la comunità scientifica), sta davvero trasformando le neuroscienze". "Con progetti che vanno della realizzazione del mouse- e dello "human-brain atlas" fino alle nuove iniziative nel campo del neural coding e della mappatura della "circuiteria cerebrale" l'istituto sta permettendo di fare passi da gigante verso la comprensione ed il trattamento di patologie che, altrimenti, sarebbero ancora lontane parecchi anni dal trovare una cura". Anche Ed  Boyden, professore di bioingegneria all'MIT e pioniere  dell'optogenetica (di cui abbiamo già parlato in questo vecchio post), guarda con grande interesse al lavoro dell'istituto: "L'Allen Institute sta mettendo a punto uno straordinario set di strumenti con i quali cercare di comprendere il funzionamento dei circuiti cerebrali in un modo davvero integrato: dalla "lista delle parti" (dal livello molecolare) al modo in cui queste lavorano insieme (il livello di sistema)". "Sarebbe impossibile per un normale laboratorio di ricerca mettere insieme tutti i pezzi in questo modo; solo lo sforzo concentrato di un grande istituto come l'Allen può permetterlo".
A dirigere i nuovi settori di ricerca aperti all'istituto sono stati chiamati scienziati di fama mondiale come il biofisico Christof Koch del Caltech (che si era unito all'Allen Institute già l'anno scorso come capo responsabile scientifico), Clay Reid dalla Harvard Medical School e Ricardo Dolmetsch, dalla Stanford University.
Se non vi spaventa l'inglese, a questo indirizzo, potete trovare l'intera conferenza stampa organizzata per annunciare i nuovi programmi dell'Allen Institute con gli interventi di Christof Koch, Paul Allen, e del direttore: Allan Jones. Inoltre, per chi fosse curioso, in accordo con la filosofia "open" dell'istituto, tutti i dati e gli strumenti sviluppati dall'Allen Institute sono liberamente accessibili da chiunque al sito www.brain-map.org. Per concludere, vi voglio lasciare alla visione del breve video divulgativo (qui sotto) in cui viene rapidamente presentata l'attività dell'istituto.

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